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IN CHE MODO CAMBIANO GLI ALGORITMI DI GOOGLE

Per dare risultati sempre ottimali Google cambia il suo algoritmo in modo raffinato, questo consente di offrire risultati sempre migliori a tutti gli utenti che navigano, ed evitare elusioni o manipolazioni per ottenere risultati SEO in tempo ridotto con strategie non gradite dall algoritmo.
Tra i più importanti abbiamo Google panda nel 2011 e Google penguin del 2012, l’ultimo e stato il più rilevante perché riguardava il link di ingresso di un sito web, entrambi hanno arginato situazioni con contenuti visivi di scarso valore, oppure con la partecipazione a sistemi di elusione del page rank, Così facendo tutti i siti venivano penalizzati da Google invece di ottenere i risultati sperati.
Nel 2013 precisamente il 22 maggio è stato lanciato l’aggiornamento penguin 2.0 rendendo questo sistema maggiormente sofisticato, nel 13 maggio del 2013 il capo del team antispam di Google racconta in questo video in maniera molto precisa cosa ci sarà da aspettarsi nei prossimi mesi.
A settembre del 2013 il colosso Google ha aggiunto alla sua scacchiera un altro alfiere pronto a fare mosse, Google Hummingbird con la funzione di analizzare e interpretare al meglio le query fatte tramite la ricerca vocale oramai diffusa grazie agli smartphone e altri dispositivi mobili utilizzati quotidianamente.
BLACK HAT E WHITE HAT SEO
Le tecniche della seo possono essere classificate in 2 categorie , le tecniche che vengono consigliate dai motori di ricerca come l’ottima parte dello sviluppo web, e le tecniche che dopo non vengono nemmeno approvate, perchè cercano di manipolare i risultati di ricerca e di conseguenza propongono a tutti gli utenti contenuti di poca qualità. I motori di ricerca cercano di limitare e minimizzare l’effetto dello spam provocato da questi sistemi di manipolazione, chi di dovere in questo settore ha classificato questa metodologia e gli operatori che li stanno utilizzando li chiamano rispettivamente come white hat seo e black hat seo, i primi producono risultati che durano a lungo mentre la parte black della hat seo, rischia nella maggiorparte dei casi di ritrovarsi il sito bannato in modo temporaneo o in modo permanente una volta che l’algoritmo scopre le loro pratiche. Una tecnica SEO è considerata white hat se insegue tutte le linee guida dei motori di ricerca dove dietro non ci sono inganni, questo è l’unico modo per essere premiati da Google, il riassunto della white hat consiste nel creare contenuti di qualità dove sia gli utenti che i spider di Google hanno facile accesso, senza dover ingannare l’ algoritmo, la white hat seo è paragonabile allo sviluppo web che promuove l’accessibilità anche se non sono proprio del tutto identici. Una tecnica Seo è considerata black hat perchè cerca in tutti i modi di migliorare il posizionamento ma rimanendo fuori le policy del motore di ricerca, una tecnica molto black utilizzata consiste nell’utilizzare testi nascosti, magari con sistemi di elusione come l’oscuramento dello sfondo con il colore del font, oppure posizionandolo semplicemente fuori lo schermo. Qualsiasi motore di ricerca ha il potere di penalizzare i siti che utilizzano metodi black, cancellandoli direttamente dal loro database oppure scendendo di classifica nella serp le sanzioni applicate vengono processate in modo automatico dall algoritmo oppure da una revisione manuale del sito da parte del team.
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